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Super Mario (Monti) dei disabili!!!

Letta e riletta l’ Agenda Monti spuntata come il più prezioso dei regali natalizi un dubbio si annida nella mia mente: dov’è il sociale? e sopratutto dov’è il Super di Mario? Fin qui..non se ne sa nulla!!!

Fino ad ora il suo tempo di governo è stato contraddistinto da una situazione mai avveratasi prima  nella storia della Repubblica Italiana: l’assenza di qualsiasi opposizione reale.

Quanti politici avrebbero fatto meglio senza un’opposizione?

Il tormentone montiano del non personalizzare la politica viene poi clamorosamente smentito quando con il suo “Salgo, anzi no, non salgo” alla Wanda Osiris la personalizza un po’ più di tutti!!!

Tornando alle politiche del Welfare dobbiamo dire che pesante è l’assenza, all’interno dell’agenda Monti, di una previsione di politiche per la disabilità. Assenza particolarmente grave perchè in questi anni troppi sono stati i tagli diretti ed indiretti attuati nei confronti dei cittadini con disabilità che si trovano abbandonati in una crisi pronfondissima sia dal punto di vista del loro sostentamento sia dal punto di vista delle previsioni normative, acquisite nei decenni passati,  che si stanno sbriciolando sotto i colpi di mannaia delle politiche finanziarie. Grande è la paura, fondata, di vedere fiorire proposte che riconducano alla riapertura di manicomi, istituzione delle classi speciali etc.

Per non parlare poi delle politiche lavorative: impensabile è infatti la previsione di una politica occupazionale globale tralasciando la situazione occupazionale di centinaia di migliaia di nostri concittadini disabili. A fronte di grandi capacità lavorative e anche una grande affezione al lavoro i problemi dei cittadini con disabilità riassumono in se, aumentati a dismisura, i problemi che lamentano tutti: disoccupazione di lunghissimo periodo, ruoli dequalificati rispetto alle competenze acquisite, enorme squilibrio nord sud ed estreme difficoltà per le donne con disabilità che si trovano a dover colmare un doppio gap.

La filosofia “prima pensiamo ai normali e poi pensiamo agli altri” non è accettabile. Bisogna partire, senza creare conflitti tra tutte le persone che hanno difficoltà, da chi ne ha di più!!!

Comments

Daniela
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Sono d’accordo con Lei

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